Fotografia di famiglia
Ho scoperto la fotografia documentaristica di famiglia per caso.
I miei ricordi un giorno sono esplosi nella mia mano, una manciata di fotografie di famiglia, vecchi scatti e tanti flash sul mio passato, i miei figli che mi tempestavano di domande ”dove eri in questa foto? ma questo cagnolino come si chiamava? e lo curavi? ma conoscevi già il papà? …”
In una di queste foto indossavo una maglietta tutta scolorita, era la mia preferita, continuavo a metterla, lavarla in fretta per reindossarla, il blu era ormai un colore cartazucchero, e chi non l’ha avuta la maglietta preferita?
Le foto son proprio questo, profumi e memorie che non ci abbandonano, ci cullano nei momenti tristi e rendono importante ogni dettaglio, gli istanti più piccoli diventano avventure attraverso le foto.
Io amo far foto, e ho scoperto che le foto mi aiutano a raccontare storie, le mie e quelle delle persone che amo.
E’ così che ho ricominciato a fotografare famiglie con un occhio nuovo, da quel giorno, da quelle foto, perché l’anima si cattura bene con le immagini rubate, in ogni fotogramma ci siamo noi, a pezzetti, bisogna unire i pezzi, come un enorme puzzle pazzo che, una volta finito ci sorprende perché è tutto cambiato e devi ricominciare.
L’anima gioca a nascondino in un grande labirinto di emozioni, ma se guardi bene, se ti soffermi sulle foto, ti scappa un sorriso perché l’anima e il cuore si rincorrono da sempre in quel labirinto!
Il racconto fotografico di Serena e Riccardo è proprio un ricordo autentico di una giornata qualsiasi, senza pose, senza forzature, dove ognuno è stato se stesso. Vi invito a guardare bene le foto e il video perché in ogni scatto si compone un pezzetto di vita, sono frammenti, ma sono preziosi come un raro gioiello, sono gli affetti, le carezze e sorrisi che non dobbiamo mai dimenticare.